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Come conciliare studio e lavoro

Buona organizzazione, stile di vita sano e regolare possono fare la differenza per rendere più fluidi sia la programmazione del calendario che lo svolgimento delle mansioni

Nell’ambito lavorativo l’ottimizzazione del tempo è fondamentale per portare a termine brillantemente i compiti che vengono assegnati. La programmazione del calendario è legata al lavoro stesso: una to do list con scadenze ben definite è il primo passo verso l’organizzazione e la riuscita finale di quanto ci si è proposto di fare. Nel caso in cui la pianificazione riguardi un lavoratore studente, questa capacità di sfruttare ogni momento della giornata diventa un imperativo categorico.

In Italia, come in molti Paesi d’Europa, vi è una forte presenza di studenti lavoratori. Il dato si allarga considerando non solo quelli censiti, ovvero con un regolare contratto, ma anche lavoratori part-time di impieghi come quelli di cameriere, baby-sitter e simili. A questi si sommano coloro che hanno superato gli “anta”, che hanno un lavoro stabile e che studiano per coltivare una passione o specializzarsi in un ambito particolare. Di fatto si tratta di una categoria di persone che occupa una fetta abbastanza ampia nel nostro Paese.

Che si parli di una qualifica professionale o di uno studio accademico resta una regola di base: quella di sapersi organizzare. Ma quali sono i trucchi per riuscire in entrambe le cose senza colpo ferire e sfruttare ogni secondo dell’unica risorsa non rinnovabile e cioè del tempo? Esistono alcuni piccoli accorgimenti che valgono sempre come buoni propositi per vivere una vita professionale meno stressante? Parrebbe di sì: accanto al calendario che scandisce gli impegni non deve mai mancare uno stile di vita che ci consenta di affrontare in maniera ottimale le sfide giornaliere e il possibile stress che ne consegue.

Scontato, anche se in realtà spesso sottovalutato, mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato. Nessuno può sostenere ritmi di lavoro e di studio troppo pressanti senza un riposo sufficiente, quindi, bisognerebbe senz’altro regalarsi delle ore di sonno per ricaricare le batterie. Per essere più precisi si dovrebbe dormire otto ore per notte possibilmente con regolarità ovvero sforzandosi di andare a dormire sempre alla stessa ora. Se questo significa coricarsi molto presto non esitiamo a farlo. Nel lungo periodo sentiremo tutti i benefici di un sonno appagante e scopriremo di essere più produttivi.

Anche l’alimentazione è altrettanto importante: prediligere cibi sani e consumare pasti con regolarità si riflette sul benessere generale e quindi anche sulla produttività. Le vitamine che favoriscono lo studio e la concentrazione sono: la vitamina C (kiwi, rucola, agrumi, fegato), la vitamina E (frutti oleosi, semi di grano, cereali, noci e verdure a foglia verde), le vitamine del gruppo B, in particolare B6 e B12 (fegato, carne, latte, uova, pesce). Fondamentali sono anche il magnesio, il calcio, lo zinco. Il magnesio e lo zinco si trovano nei legumi e nelle noci, il calcio nel latte e nei suoi derivati. Una analisi accurata che valuti le possibili intolleranze e simili, oltre all’eventualità di assumere questi nutrienti fondamentali anche sotto forma di compresse, è una buona abitudine che necessita però del parere preventivo del medico curante.

A ciò bisognerebbe anche associare la parte più amena come quella di coltivare un hobby e non trascurare la vita sociale. In nessun caso è consigliabile fare una full immersion nel lavoro e nello studio. Il tempo che apparentemente crediamo sprecato per una corsa all’aperto o un aperitivo in compagnia, in realtà è tempo ottimizzato. Questo accade perché, staccare brevemente la spina, ci consente di dedicarci successivamente al lavoro o allo studio con una carica rinnovata e, pertanto, con uno slancio che ci fa essere più produttivi.

Fonte immagine: Freepik


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