Con voto unanime, il Presidente di Gruppo Ebano Carlo Robiglio è stato eletto Presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il quadriennio 2025-2029. L’elezione è avvenuta il 6 giugno durante la sessione privata dell’assemblea annuale dell’associazione, che rappresenta oggi 713 imprese per un totale di circa 48.500 addetti.
Robiglio succede a Gianni Filippa alla guida di un sistema industriale che abbraccia i territori di Novara, Vercelli, il Cusio e la Valsesia. Fondatore, presidente e CEO della holding Ebano, Robiglio ha un profilo imprenditoriale di lungo corso.
Nato nel 1963, ha dato vita nel 1992 alla casa editrice Interlinea ed è stato nel tempo un protagonista attivo all’interno del sistema confindustriale: ha ricoperto il ruolo di presidente dei Giovani Imprenditori e della Piccola Industria sia a livello territoriale (Associazione Industriali di Novara), sia regionale (Confindustria Piemonte). Dal 2016 al 2022 ha anche fatto parte del vertice del Gruppo Il Sole 24 Ore, dove ha ricoperto gli incarichi di presidente, vicepresidente e consigliere di amministrazione.
I punti salienti del suo discorso
Nel suo discorso post-elezione, Robiglio ha lanciato un messaggio chiaro: “Saremo sempre aperti all’ascolto e al confronto, strumenti fondamentali per costruire una strategia condivisa e orientata allo sviluppo delle nostre imprese e del territorio. Novara, Vercelli, Cusio e Valsesia sono aree da presidiare con attenzione e determinazione. Abbiamo entusiasmo, passione e una visione comune: insieme sapremo raccogliere i frutti del nostro impegno per rappresentare al meglio tutte le aziende associate a Confindustria Cnvv”.
Robiglio ha aperto il suo discorso con una frase di Churchill: “Alcune persone vedono l’impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altre come una mucca da mungere, pochissime la vedono com’è in realtà: un robusto cavallo, che traina un carro molto pesante”. Perché l’impresa, ha detto, non è solo un motore economico: è un atto di responsabilità verso la comunità, un impegno quotidiano a creare valore, a generare futuro.
“Da questo territorio sono partito più di trent’anni fa per fare impresa e da qui è partito il mio impegno associativo nei Giovani Imprenditori Confindustria, percorso che mi ha portato qui attraverso la Presidenza nazionale di Piccola Industria Confindustria”.
I punti del programma di Robiglio
Al centro del suo impegno ci sono sempre stati impresa, territorio e comunità. “Abbiamo davanti sfide decisive: il calo demografico, la carenza di competenze, il passaggio generazionale, l’innovazione che corre più veloce del tempo. Eppure, sono convinto che proprio in questi snodi si annidi la possibilità di un nuovo slancio. A condizione che nessuno resti indietro”.
Ecco i punti programmatici su cui lavorerà con la sua nuova squadra:
- mettere al centro le persone, il capitale umano, la formazione, la sicurezza, il welfare e le pari opportunità
- coltivare la cultura d’impresa come ascolto, confronto e capacità di essere protagonisti del cambiamento
- rafforzare il dialogo con i giovani, con il mondo della scuola, dell’università e con le imprese che vorranno crescere e contaminarsi
- sostenere l’innovazione, l’internazionalizzazione e la transizione sostenibile, con servizi sempre più mirati.
“Ci aspettano investimenti importanti sul nostro territorio. Sta a noi farne il volano di uno sviluppo condiviso, in sinergia con le istituzioni e con tutti gli attori che vorranno contribuire” ha concluso.